VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE - R.A.V.

                                                           R.A.V.   Radio Associazione Valdelsa - Castelfiorentino Piazza del popolo n. 1

VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE ATTIVITA’ DI PROTEZIONE CIVILE

 

DESCRIZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) IN DOTAZIONE AGLI OPERATORI

 

 

VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE ATTIVITA’ CONNESSE AL SERVIZIO VOLONTARIO DI PROTEZIONE CIVILE, NEL SETTORE DELLE RADIOCOMUNICAZIONI

Introduzione

 

Nell’attività di volontariato nel settore delle comunicazioni radio, inserita nella di Protezione Civile, gli interventi a cui sono chiamati i volontari sono di varia natura e tipologia e comportano l’esposizione ad una variegata serie di rischi. Le comunicazioni via radio, a servizio delle attività principali,  individuate nell’elenco sotto riportato devono intendersi non

esaustive, ma indicative di quelle che vengono svolte con maggior  frequenza,durante la normale attività del radio-operatore R.A.V. :

 

  1. intervento per allagamenti
  2. assistenza alla circolazione stradale
  3. assistenza allo svolgimento di manifestazioni pubbliche e/o sportive
  4. intervento per neve
  5. ricerca dispersi
  6. calamità naturali

 

Di seguito vengono analizzate le varie attività sopra elencate, per l’individuazione delle misure di protezione collettiva ed individuale da porre in essere per minimizzare l’esposizione al rischio degli operatori radio a servizio delle stesse.

 

 

Analisi dei rischi e individuazione delle misure di protezione

 

Allagamenti

 

Gli interventi per il drenaggio di acqua consistono, nell’affiancare le associazioni preposte, coordinando le operazioni tramite comunicazioni radio e quindi a distanza di sicurezza dal punto interessato, non intervenendo direttamente sulle operazioni di ripristino. I fattori di rischio sono legati prevalentemente alle parti in movimento, ai tubi, raccordi e quant’altro serva per l’eliminazione o riduzione della presenza di acqua ecc.

I DPI adeguati al servizio degli operatori R.A.V. , di supporto a questo tipo di evento, sono i seguenti :

 

  • Indossare indumenti ad ‘Alta visibilità’, impermeabili e riconoscibili da parte di altri   operatori
  • Indossare apposite scarpe date in dotazione, eventualmente dotarsi di stivali in gomma

 

Preventivamente identificare una parola chiave, all’interno del gruppo RAV che, se co-

municata, segnali un immediato pericolo, con richiesta di intervento degli altri operatori.

 

 

Assistenza alla circolazione stradale

 

L’attività di assistenza stradale consiste nell’ausilio alle autorità preposte, sempre e solo su loro richiesta, in tutte le occasioni in cui occorre regolare il traffico veicolare e/o pedonale per manifestazioni pubbliche, incidenti stradali, calamità ecc.

I fattori di rischio sono legati essenzialmente al dover operare sulla strada e quindi esposti al pericolo derivante dal transito degli autoveicoli specialmente in condizioni di ridotta visibilità (notte, condizioni atmosferiche avverse, ecc.).

 

I fattori di rischio legati all’attività sono:

a -Posizione esposta al traffico veicolare

b -Ridotta visibilità

c -Esposizione ai raggi solari

d -Bassa temperatura dell’ aria

 

Le misure di sicurezza per evitare i rischi sopra elencati consistono nell’adozione di comportamenti adeguati e nell’utilizzo di dispositivi di protezione individuale che si riportano di seguito.

 

-  Posizione esposta al traffico veicolare/ ridotta visibilità

  • Indossare indumenti ad ‘Alta visibilità’, con inserti termici contro le basse temperature
  • Utilizzare dispositivi individuali di segnalazione ( palette e/o torce elettriche )
  • Essere sempre attenti e avere sempre vicino, se possibile, un riparo o una via di fuga

 

- Esposizione ai raggi solari

  • Indossare cappello per la protezione della testa
  • Integrare i liquidi e i sali persi dall’organismo mediante acqua eventualmente addizionata

   con integratori salini

Assistenza allo svolgimento di manifestazioni pubbliche

 

L’attività di assistenza allo svolgimento di manifestazioni pubbliche si sostanzia nell’ausilio alle autorità preposte, per le attività di controllo, regolazione dei flussi pedonali e/o veicolari, sportivi , ecc.

I fattori di rischio considerati sono dovuti essenzialmente all’esposizione all’ambiente esterno.

Per questo tipo di intervento si fa riferimento a quanto indicato nella “ Assistenza alla circolazione stradale” .

 

Preventivamente identificare una parola chiave, all’interno del gruppo R.A.V. che, se co-

municata, segnali un immediato pericolo, con richiesta di intervento degli altri operatori.

Neve

 

L’intervento in caso di neve consiste, nell’affiancare le associazioni preposte, coordinando le operazioni tramite comunicazioni radio.

I fattori di rischio sono legati all’operatività in ambiente esterno con basse temperature, la vicinanza a macchine operatrici, esposizione al rumore e eventualmente al traffico veicolare/ pedonale.

 

 

I fattori di rischio legati all’attività sono:

 

a -Posizione esposta al traffico veicolare

b -Bassa temperatura dell’ aria

c -Vicinanza a macchine operatrici

 

Le misure di sicurezza per evitare i rischi sopra elencati consistono nell’adozione di comportamenti adeguati e nell’utilizzo di dispositivi di protezione individuale che si riportano di seguito.

 

- Posizione esposta al traffico veicolare

  • Indossare indumenti ad ‘Alta visibilità’, con inserti termici contro le basse temperature
  • Utilizzare dispositivi individuali di segnalazione ( palette e/o torce elettriche )

 

- Vicinanza a macchine operatrici

  • Mantenere una distanza di sicurezza dalla macchina per evitare i rischi di urto e schiacciamento
  • Mantenere la distanza dalle parti in movimento per evitare i rischi di convogliamento, costituiti dalle macchine spalaneve, trattori, ruspe e quant’altro.

 

Preventivamente identificare una parola chiave, all’interno del gruppo R.A.V. che, se co-

municata, segnali un immediato pericolo, con richiesta di intervento degli altri operatori.

Ricerca dispersi

 

L’attività di ricerca dispersi avviene su richiesta di Enti (Regione, Provincia, Comune e unione dei comuni) o delle autorità  locali quali CC,Polizia di Stato , C.F.S,.VV.FF e GdF   ed è svolta in collaborazione, solo se espressamente richiesta, con i predetti Corpi, affiancati nel coordinamento tramite apparecchi radio, ed altre organizzazioni quali, ad esempio, il C.A.I., il Soccorso Alpino e le sue strutture specialistiche.

L’attività si svolge  in ogni possibile condizione di tempo e visibilità.

I fattori di rischio sono pertanto dipendenti dai fattori climatici.

 

I fattori di rischio legati all’attività sono:

 

a -Bassa temperatura dell’aria

b -Esposizione ai raggi solari

c -Scarsa visibilità

d -Condizioni del terreno dove è richiesta la collaborazione e l’eventuale intervento

 

Le misure di sicurezza per evitare i rischi sopra elencati consistono nell’adozione di comportamenti adeguati , seguendo le indicazioni impartite dalle Autorità e nell’utilizzo di dispositivi di protezione individuale che si riportano di seguito.

 

- Bassa temperatura aria / esposizioni ai raggi solari / ridotta visibilità

 

  • Indossare indumenti ad ‘Alta visibilità’, con inserti termici contro le basse temperature
  • Utilizzare dispositivi individuali di segnalazione ( palette e/o torce elettriche )
  • Indossare cappello per la protezione della testa
  • Integrare i liquidi e i sali persi dall’organismo mediante acqua eventualmente addizionata

   con integratori salini

 

Preventivamente identificare una parola chiave, all’interno del gruppo R.A.V. che, se co-

municata, segnali un immediato pericolo, con richiesta di intervento degli altri operatori.

Calamità naturali

 

Nella casistica delle calamità naturali sono compresi tutti gli eventi nei quali agenti naturali determinano danni e/o pericoli per le persone e per le cose quali alluvioni, terremoti, trombe d’aria, frane ecc.

L’intervento degli operatori R.A.V consiste nell’affiancare gli enti preposti nel coordinamento tramite apparecchi radio. L’intervento sarà svolto secondo le modalità richieste dagli enti preposti al coordinamento.

 

L’intervento degli operatori del gruppo RAV potrà avvenire soltanto dopo richiesta verbale e/o scritta da parte delle Autorità competenti per territorio.

 

L’elenco dei fattori di rischio che segue deve intendersi non esaustivo in quanto le condizioni nelle quali ci si può trovare ad operare sono le più disparate.

Per la diversità di situazioni che possono costituire l’intervento, quali il territorio, l’esposizione all’aria aperta e di conseguenza agli agenti atmosferici, i fattori di rischio, nonché i relativi DPI che ciascun operatore deve indossare sono già stati indicati negli interventi sopra riportati .

E’ importante l’analisi preventiva dell’area dove il gruppo dovrà operare e munire ciascun componente dell’associazione R.A.V. di una opportuna carta del territorio. Talvolta per interventi in zone collinari e boschive è importante munirsi di una bussola.

 

 

ELENCO ATTREZZATURE IN DOTAZIONE  ALLA  R.A.V.

Introduzione

La Radioassociazione R.A.V., con sede in un locale del Palazzo Comunale di Castelfiorentino, piazza del Popolo n.1, ha in dotazione, per gli scopi che si prefigge, indicati nella introduzione del presente atto, una serie di attrezzature ed apparecchi necessari per lo svolgimento della sua attività.

Di seguito vengono descritte le attrezzature e le procedure di utilizzo per un corretto uso di tutti gli apparecchi  presenti .

 

  1. Proiettori su piantana
  2. Gruppi  elettrogeni silenziati e non silenziati e UPS
  3. Apparati radio
  4. Caricabatteria 12V – 24V e alimentatori
  5. Antenne mobili da auto e con piantana.
  6. Ponte radio non presente nel locale di riunione, montato e funzionante in luogo diverso dalla sede .

 

Gruppi elettrogeni silenziati e non silenziati – varia potenza

 

I gruppi elettrogeni a disposizione sono di tipologie differenti, carrellato/silenziato di media potenza (3 KW), su miniruote, aperto, non silenziato, portatile .

 

 

Prese di corrente, prolunghe ed altro sono posizionate all’interno del magazzino. Non sono presenti taniche di carburante oltre il serbatoio a corredo del gruppo.

 

 

Il gruppo verrà acceso soltanto in postazioni fisse all’aperto e opportunamente isolato da contatti con le persone non addette, oppure, posizionato sempre all’aperto, in vicinanza

della sede della associazione in caso di emergenza o di black-out della alimentazione elettrica ordinaria.

 

Rischi derivanti dall’uso del gruppo elettrogeno:

  • Gas di scarico
  • Vapori infiammabili (incendio)
  • Oli minerali e derivati
  • Contatto con parti calde
  • elettrici

 

Nell’utilizzo dei gruppi elettrogeni l’operatore RAV dovrà:

-Prima dell’uso:

  • distanziare il gruppo elettrogeno da parti o oggetti che potrebbero essere riscaldate dal calore prodotto dalla macchina
  • verificare il funzionamento degli interruttori di comando e protezione
  • Verificare il livello del carburante
  • Indossare i guanti di protezione

 

-Durante l’uso:

  • Non aprire o rimuovere pannelli o protezioni
  • Effettuare i rifornimento esclusivamente a motore spento e non fumare
  • Segnalare immediatamente gravi anomalie

 

-Dopo l’uso:

  • Staccare gli interruttori e spegnere il motore
  • Effettuare le operazioni di manutenzione e pulizia a motore spento segnalando

    eventuali anomalie

  • Per le operazioni di manutenzione seguire le istruzioni del costruttore

 

Assicurarsi che la movimentazione dei gruppi sia fatta in completa ed assoluta sicurezza dei volontari.

 

 

Proiettore

 

Il proiettore montato su apposito supporto è costituito da una lampada, di tipo alogena della potenza non superiore ai 500 W (valore massimo dichiarato dal costruttore),  protetta da uno schermo in vetro .

 

Nell’utilizzo del proiettore l’operatore dovrà:

 

-Prima dell’uso:

  • posizionare e livellare il proiettore orientando il fascio luminoso dove è richiesto
  • estendere i cavi di collegamento all’alimentazione elettrica verificandone l’integrità

 

  • collegare i cavi di alimentazione alla sorgente

 

-Durante l’uso:

  • non sostituire le lampade in presenza di alimentazione elettrica
  • non toccare il vetro del proiettore
  • segnalare eventuali malfunzionamenti

 

 

-Dopo l’uso:

  • Staccare l’alimentazione elettrica
  • Sostituire le lampade in assenza di alimentazione elettrica e dopo il raffreddamento del faro

 

Apparati radio palmari/veicolari/ponti radio

 

Tutte le frequenze sono utilizzabili (con licenza) e date in concessione a varie associazioni.

Quindi per  tutte le frequenze possono essere in ascolto o in voce altre associazioni e volontari.

Utilizzare le frequenze solo per comunicazioni brevi ed inerenti il servizio svolto, secondo le modalità indicate nella pianificazione delle comunicazioni approvata da tutti i componenti della Radioassociazione R.A.V. .

 

I dispositivi radio palmari sono costituiti da:

  • Apparato palmare
  • Antenna e batteria
  • Cinturini di sostegno

 

Ogni radio è singolarmente identificata da un numero di codice.

Possono trasmettere su canali VHF sintonizzate precedentemente tramite apposito programma.

Dopo avere acceso la radio, l’operatore deve impostare il canale prescelto.

 

I dispositivi mobili possono essere installati sulla centrale operativa, e/o a bordo delle auto private degli associati .

La frequenza del ponte mobile è autorizzata e univocamente fissata in fase di collaudo durante l’installazione.

 

Nell’utilizzo dei dispositivi radio l’operatore dovrà:

 

-Prima dell’uso:

 

  • Verificare lo stato di collegamento degli apparati e degli eventuali generatori di corrente
  • Verificare lo stato di collegamento dell’antenna (gli apparati devono essere montati prima dell’accensione)

 

-Durante l’uso:

 

  • Verificare l’assenza di pericoli nella zona dove si parcheggia il mezzo o si installa l’antenna, nel caso della installazione della centrale operativa

 

  • Assicurare l’eventuale treppiede a punti di aggancio stabili, sicuri e resistenti
  • Evitare di mettere in contatto apparati elettrici con acqua o altri liquidi
  • Tenere sempre sotto controllo l’impianto radio ed il suo generatore

 

-Dopo l’uso:

 

  • Riporre correttamente i vari dispositivi iniziando dall’antenna
  • Avvolgere correttamente il cavo
  • Fissare i materiali prima del trasporto in modo stabile e sicuro
  • Pulire e asciugare se necessario i materiali
  • Controllare la presenza di danneggiamenti alle attrezzature conseguenti all’utilizzo

 

Dispositivi di protezione individuale previsti, per le operazioni di smontaggio :  

 

  • Guanti possibilmente in pelle
  • Utilizzo  dei necessari e adatti accessori.

 

Istruzioni per gli addetti:

 

  • Utilizzare sempre gli indumenti idonei all’attività da svolgere
  • Verificare periodicamente l’integrità dei componenti e segnalare tempestivamente eventuali anomalie o danni che possano pregiudicare le prestazioni del DPI

 

 

ATTESTAZIONE DEL VOLONTARIO

 

 

Il presente documento è stato letto a tutti i presenti dell’assemblea dei soci , i quali dopo ampia discussione, chiarimenti e precisazioni hanno sottoscritto liberamente la presa visione della presente Valutazione Rischi , accettando e concordando pienamente con tutte le indicazioni riportate . 

Seguono le firme dei presenti .

Per tutti coloro i quali non siano presenti , il presidente pro-tempore si fa carico di leggere e far firmare il presente documento . 

 

Castelfiorentino  28 marzo 2013.

 

 

Firma leggibile dei volontari